INTRODUZIONE
Le frontiere della Chirurgia Plastica ed Estetica conoscono una nuova dimensione.
Metodiche e strumentazione hanno subito drastici cambiamenti a vantaggio della riuscita e dei tempi di recupero post operatori.
Diventano anche disponibili trattamenti non invasivi come la carbossiterapia che, associata a peelings di diverso tipo ed all’iniezione sottocutanea (intradermica), nel volto, di amminoacidi e vitamine, determina una sorta di lifting “dolce” del viso che trova la sua spiegazione nella associazione felice e mutuamente potenziante tra la attivazione dei fibroblasti (le cellule che danno “tono” alla nostra pelle) e la migliore ossigenazione dei tessuti ed il rinnovamento cellulare: ottenuti (la prima) da peelings aminoacidi e vitamine e (la seconda) dalla carbossiterapia.
Anche la Laser-terapia e la Fotobiomodulazione concorrono, come trattamenti non invasivi, ad ottenere il risultato finale di una maggiore luminosità e di un migliore "effetto antigravità" della cute (per miglioramento della sua texture e della sua tenuta), soprattutto nel volto.
E' questo il nuovo concetto di "lifting dolce" del viso, non chirurgico.
E' questo, appunto, che chiamiamo "contour-lift, non chirurgico".
Ringiovanire la cute vuol dire, prima di tutto, intervenire sull'invecchiamento biologico e su quello da luce solare (photoaging), consigliando nel primo caso una dieta ricca di frutta e verdura per potenziare le nostre risposte biologiche e consigliando, nel secondo caso, un'accurata protezione solare (soprattutto per le pelli più chiare) come pure di rinunciare all'esposizione "anarchica e senza regole" a lampade abbronzanti (a meno che non si tratti, ma con un programma corretto, di prepararsi all'esposizione solare di un previsto viaggio in località soleggiate).
Ringiovanire la cute vuol dire, successivamente, consigliare l'assunzione per bocca dei precursori alimentari specifici e degli oligoelementi (i minerali) che aumentino il "pool" di sostanze disponibili al quale il nostro organismo può attingere per il suo metabolismo (è la cosiddetta "endofarmacologia").
Ringiovanire la cute vuol dire, anche, praticare microiniezioni intradermiche ("sottopelle") di FATTORI DI CRESCITA ed ESTRATTI PLACENTARI (ricchi di polidesossiribonucleotide), per potenziare sempre di più le capacità riparative e rigeneranti della cute danneggiata dall'invecciamento.
Ringiovanire la cute vuol dire, alla fine, recuperare il microcircolo (anche riducendo il fumo), ridurre lo strato corneo, eliminare le macchie ove possibile, eliminare la couperose, stimolare la neoformazione di collagene e di elastina ad opera dei fibroblasti, reidratare (tutte azioni,queste, stimolate dalla CARBOSSITERAPIA e potenziate dal LASER), immettere direttamente nel derma cutaneo con microiniezioni sia sostanze antiossidanti che VITAMINE che AMINOACIDI.
L'effetto della CARBOSSITERAPIA si manifesta con (1) l'attivazione della componente fibroblastica del connettivo, deposizione di nuovo collagene e migliore idratazione dei tessuti, e miglioramento dell'elasticità e della tonicità della cute, con (2) effetto di stimolazione diretta delle fibre muscolari della parete vasale (per l'acidosi indotta dalla reazione con H2O e formazione di H2CO3), con (3) effetto simpaticomimetico sui vasi con aumento della velocità di flusso ed apertura degli sfinteri precapillari, con (4) effetto Bohr (riduzione dell'affinità dell'emoglobina per l'ossigeno, con aumentata tendenza per l'ossiemoglobina a rilasciare ossigeno nei tessuti), con (5) riapertura dei capillari profondi (non le teleangectasie) precedentemente obliterati che si mantiene nel tempo.
Gli AMINOACIDI sono i mattoni con cui sono sintetizzate le proteine (il collagene, e ce ne sono di diversi tipi, è una proteina, ed è la proteina strutturale della nostra pelle assieme ad un'altra proteina detta elastina. Entrambe queste proteine danno sostegno e tono alla nostra cute).
Le VITAMINE sono i coenzimi indispensabili al funzionamento degli enzimi stessi (in pratica, le vitamine sono i muratori che devono "mettere assieme" i mattoni, cioè gli aminoacidi, per sintetizzare le proteine).
L'iniezione intradermica ("sottopelle") di aminoacidi e vitamine induce i fibroblasti cutanei (già "preparati" dalla stimolazione dermica indotta dalla carbossiterapia, dal laser, e dai peelings) ad entrare in azione ed a produrre collagene e glucosaminoglucani (migliorando texture ed idratazione cutanea): tutto ciò viene espresso con il termine di BIOSTIMOLAZIONE o di BIORIVITALIZZAZIONE.
Se la attivazione dei fibroblasti (le cellule che danno “tono” alla nostra pelle) sarà ottenuta da peelings e laserterapia, la migliore ossigenazione dei tessuti ed il rinnovamento cellulare sarà ottenuta dalla carbossiterapia, e l'aumento del pool di sostanze nutritive per la nostra pelle sarà ottenuta dall'iniezione intradermica di vitamine ed amminoacidi e di fattori di crescita ed estratti placentari, e in associazione i Filler ed il Botox-Vistabex avranno completato l'opera, .....saremo riusciti a "finalizzare" il nostro progetto, rigorosamente non chirurgico.
E' questo, appunto, il nuovo concetto di "lifting dolce" del viso, non chirurgico.
E' questo, appunto, che chiamiamo "contour-lift, non chirurgico".
APPROFONDIMENTO (VEDI ANCHE LA BIOSTIMOLAZIONE CON I SUOI DUE PROTOCOLLI),
Per fare un esempio,.... se vogliamo affrontare il progetto di ringiovanimento di un distretto così importante come quello del volto (che è il nostro biglietto da visita) con metodiche meno invasive, possiamo associare una terapia iniettiva per far scomparire le rughe della fronte e del contorno occhi (come il Botox-Vistabex) con il ripristino dei volumi della giovinezza tramite sostanze "riempitive" (i cosiddetti “filler” riassorbibili) come l’acido jaluronico (ne sono disponibili di diversa densità).
Ma, i "filler" otterranno un risultato migliore, ed una durata maggiore, se saranno preceduti da trattamenti esfolianti (i cosiddetti "peelings", ed anche di essi ve ne sono di diverso tipo) che servono sia a stimolare e preparare il derma per il successivo posizionamento del filler sia a migliorare la tessitura (detta "texture") e l'aspetto della cute.
Anche l'iniezione intradermica di vitamine ed amminoacidi, e di fattori di crescita ed estratti placentari permetterà di ottenere, e di prolungare, il risultato.
La Laser-terapia e la Fotobiomodulazione concorreranno, anch'esse come trattamenti non invasivi, ad ottenere il risultato finale di una maggiore luminosità e di un migliore "effetto antigravità" della cute (per miglioramento della sua texture e della sua tenuta, dovuti alla stimolazione fibroblastica) soprattutto nel distretto che più ci interessa, il volto.
Se la attivazione dei fibroblasti (le cellule che danno “tono” alla nostra pelle) sarà ottenuta da peelings e laserterapia, la migliore ossigenazione dei tessuti ed il rinnovamento cellulare sarà ottenuta dalla carbossiterapia, e l'aumento del pool di sostanze nutritive per la nostra pelle sarà ottenuta dall'iniezione intradermica di vitamine ed amminoacidi e di fattori di crescita ed estratti placentari, e in associazione i Filler ed il Botox-Vistabex avranno completato l'opera, .....saremo riusciti a "finalizzare" il nostro progetto, rigorosamente non chirurgico.
Quello fin qui descritto nell'esempio è appunto il cosiddetto "CONTOUR-LIFT" NON CHIRURGICO", che rappresenta la strategia migliore per avere un aspetto riposato, per apparire ringiovaniti in modo naturale. Il trattamento può essere eseguito nella pausa pranzo, oppure alla sera uscendo dall'ufficio. L'unica cosa che serve è la costanza, perchè si tratta di fare tanti piccoli passi che (per per portare alla meta) devono essere seguiti uno dall'altro, senza fermarsi, per circa due mesi. Il trattamento può concludersi a questo punto, e richiedere solo piccoli richiami ogni sei mesi o quando ci vogliamo coccolare un pò, e senza dove ricorrere alla Chirurgia.
[EXCURSUS. Per chi lo desidera (e ne abbia la necessità) il tipo di trattamento sopra descritto rappresenta, comunque, anche la preparazione migliore per un eventuale successivo intervento chirurgico, che può essere più importante come un Lifting Cervico-Facciale (se è necessario il riposizionamento dei tessuti profondi), o (se si ritiene sufficiente un trattamento "mini-invasivo") per un intervento più limitato come un MACS-lift od un minilifting con l'uso del "ribbon". Il chirurgo plastico troverà infatti una pelle più elastica e più pronta a riposizionarsi con l'intervento chirurgico.].
SEMPRE, ricordiamolo, il nemico più importante è il fumo,....più ancora degli anni che passano.