La lipoaspirazione dei fianchi, dei glutei, degli arti (cosce e gambe), come quella dell’addome e dei pettorali, è una procedura da prendere in considerazione per eliminare il grasso che non si riesce ormai più a smaltire con dieta ed esercizio fisico. Questo grasso “ribelle” sottocutaneo viene eliminato in maniera definitiva con una lipoaspirazione localizzata che utilizza diverse tecniche: dalle microcannule per la lipoaspirazione superficiale, alla tecnica Lipomatic per i casi più impegnativi.
La lipoaspirazione utilizza sempre (sia in anestesia locale che in anestesia generale) la "wet technique"("tecnica umida"), cioè la pre-infiltrazione con una soluzione speciale (che contiene anche anestetico) delle aree da lipoaspirare. La scelta della anestesia locale o della anestesia generale dipende da paziente a paziente.
E’ molto importante l’elasticità della pelle che permette una retrazione ottimale della pelle e pertanto, per esempio nella lipoaspirazione dei glutei, permette di ottenere un effetto “push up” cioè un effetto “lifting dei glutei”.
Durata intervento | 1 - 2 ore |
Numero Interventi | 1 |
Durata Permanenza in clinica | 4 - 5 ore |
Totale Medicazioni | 2 (settimanali) |
Trattamenti Dopo l'intervento | guaina elastica per 15 giorni |
Ritorno al Sociale | 2 giorni |
Esposizione al Sole dopo | 40 giorni |
Esiste la LIPOSUZIONE TRADIZIONALE e la LIPOSUZIONE ESEGUITA CON NUOVE TECNICHE.
1) LIPOSUZIONE TRADIZIONALE
La liposuzione tradizionale viene definita in diversi modi:
LIPOSCULTURA(da non confondere con "lipostruttura" che è invece un lipofilling, cioè un riempimento), LIPOPLASTICA, LIPOASPIRAZIONE.
In base agli effetti che si possono ottenere, capita spesso di trovare la tecnica della liposuzione "spacciata" con nomi diversi come il LIFTING dei GLUTEI con effetto “push up”, LIPOSUZIONE DI COLLO E DOPPIO MENTO, LIPOSUZIONE DEL TORACE, e così via......... chi più ne ha, più ne metta!
Si tratta sempre e comunque di tecniche che prevedono la infiltrazione della parte che si intende modellare con una soluzione (contenente un'abbondante quantità di soluzione fisiologica, con anestetico in dose personalizzata e con un vasocostrittore per ridurre la perdita di sangue): sono pertanto tecniche di liposuzione definite "wet techniques" ("tecniche umide") perchè prevedono questa precedente infiltrazione.
Un tempo, invece, la liposuzione era fatta "a secco", cioè semplicemente praticando un'incisione al confine dell'area da trattare, per potervi introdurre la cannula aspirante ed aspirare il grasso.
2) LIPOSUZIONE con nuove tecniche
Diverse sono le tecniche attualmente in uso. Sono anch'esse, sempre e solo, "wet techniques".
-LIPOMODEL (piccolissime cannule ed uso di corrente elettrica per sciogliere il grasso),
-LIPOSUZIONE SUPERFICIALE (con cannule sottili),
-LIPOSUZIONE ad ULTRASUONI ESTERNI (detta UAL "Ultrasound Assisted Lipoplasty"),
-LIPOMATIC (detta PAL “pneumatic assisted liposuction”, o detta "Vibroliposuzione").
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LIPOSUZIONE TRADIZIONALE
COSA SONO (considerazioni generali).
Sono tecniche che consentono di rimuovere i depositi di grasso che non rispondono alla dieta od all’esercizio fisico.
Cerchiamo prima di tutto di fare chiarezza sui termini.
Liposuzione tradizionale, Liposcultura, Lipoplastica, Lipoaspirazione, (assieme al cosiddetto Lipolifting dei glutei con effetto “push up” ed alla Liposuzione del doppio mento e del collo, la Liposuzione del torace), sono metodiche che possiamo illustrare in modo unitario perché basate sugli stessi principi.
Per liposuzione “tradizionale” non si intende più la vecchia tecnica traumatica e pericolosa “ a secco” , ma sempre e solo la moderna tecnica tumescente che tuttavia chiamiamo “tradizionale” per distinguerla da tecniche (come il “Lipomatic”) ancora più recenti che, sempre con tecnica tumescente, utilizzano però strumenti ed apparecchiature specifici (che vedremo in seguito).
Con i termini “Liposcultura”, “Lipolifting dei glutei” e “Liposuzione del doppio mento e del collo o del torace”, intendiamo variazioni “artistiche”, cioè nomi di fantasia attribuiti a quella che è sempre e comunque una liposuzione con tecnica tumescente.
La tecnica tumescente non solo è la tecnica più moderna (per distinguerla dalla vecchia tecnica a secco) ma è assolutamente l’unica da utilizzare e l’unica accettabile sul piano dei risultati e dell’abbattimento dei rischi!
[Una precisazione importante richiede di fare un esempio generale. Va infatti fatto notare che, quando si definisce "LIPOLIFTING dei GLUTEI con effetto push up" la liposuzione dei glutei e delle cosce (zone pre-trocanteriche), si intende sottolineare un effetto che è comune a tutte le lipoaspirazioni. Si intende cioè quell'effetto di retrazione della cute, trattata con una liposuzione, che infatti rimodella la zona sottoposta a lipoaspirazione. Ciò che vogliamo sottolineare è che tale effetto si presenta in OGNI AREA trattata con la lipoaspirazione!]
Per il resto possiamo dire che oggi tutte le liposuzioni sono da considerare “liposculture” perché sono tecniche estremamente raffinate che mirano direttamente al risultato voluto, ove le mani dello specialista devono agire come quelle di uno scultore che si appresta a creare un’opera. Determinante nell’attività del Chirurgo Plastico-Estetico moderno è il concetto di “scultura”: oggi non è più pensabile accontentarsi della semplice asportazione di grasso.
Per restituire armonia alle forme perdute con l’età o con l’aumento del peso, fondamentale è quindi l’individuazione esatta dei punti su cui intervenire (per questo si parla di “liposcultura”) e l’associazione con nuove metodologie di trattamento. Oggi, con una logica d’avanguardia, è possibile sottoporsi a queste tecniche di “liposcultura” estremamente raffinate che, mirando direttamente al risultato voluto, non lasciano traccia grazie alle millimetriche incisioni effettuate durante l’intervento.
E’ sempre una liposcultura (anzi, è una liposcultura ancora più difficile) la cosiddetta “Liposuzione superficiale” con cannule sottili (eseguita sempre con la tecnica tumescente e con cannule del diametro di 1.5 millimetri). E’ una tecnica particolarmente raffinata e delicata proprio perché si aspira il grasso più vicino alla pelle, e va usata in casi specifici. E’ più difficile della liposuzione tradizionale e va usata da mani esperte.
Esiste anche la “Liposuzione con associati gli Ultrasuoni esterni”, in pratica è la liposuzione con la idrolipoclasia ultrasonica, che consiste perciò in una liposuzione con applicazione dall’esterno di Ultrasuoni a 3 MHz: questa tecnica non provoca i danni da calore della “liposuzione ad ultrasuoni interni”, ma anzi permette un’adeguata omogeneizzazione del tessuto adiposo per rendere più armonico il risultato.
Per i/le pazienti.
Durante la consultazione medica bisogna parlare al proprio Chirurgo e fargli anche le domande che si è avuto il tempo di formulare a casa, di trascrivere su un foglietto, per esporle poi al momento della visita.
ESAMINIAMO ORA I DUE GRUPPI DI CLASSIFICAZIONE DELLA LIPOSUZIONE
(1) LIPOSUZIONE TRADIZIONALE (anche detta: LIPOASPIRAZIONE, LIPOPLASTICA, LIPOSCULTURA).
Indicazioni.
Grasso in eccesso (i depositi di grasso che non rispondono alla dieta od all’esercizio) in qualunque regione corporea (con esclusione delle zone taboo indicate anche dal Dr.Illouz: zona sacrale e subito sopra il ginocchio).
Possono essere trattati tutti i distretti corporei ove esista un adeguato strato adiposo nel tessuto sottocutaneo, cioè ove esista un sufficiente (aumentato, di solito!) grasso sottocutaneo fra cute soprastante e fascia muscolare sottostante..
Le zone taboo, invece, sono le zone ove il grasso sottocutaneo è praticamente assente, e pertanto l'introduzione di una cannula provocherebbe solo un solco.
Procedura.
Prima di tutto si esegue un mappaggio, ovvero il disegno preoperatorio, con cui si marcano sul corpo della paziente (in posizione eretta) le zone da trattare. Il mappaggio è fatto rispettando le regole della “liposcultura”, cioè facendo contrarre alla paziente i muscoli delle aree da trattare, così da evidenziare le zone di distrofia adiposa.
Oltre a ciò si rispettano le regole del Dr.Illouz, uno dei padri della liposuzione, sulle aree da non trattare mai, che egli definiva aree taboo, e che il Chirurgo Plastico-Estetico ben conosce.
Quando la paziente verrà distesa sul lettino operatorio per l’intervento, le aree marcate saranno la guida per la “liposculura”.
[Non ha perciò molto senso quella tecnica di liposuzione detta “ortostatica”, ove la paziente viene addormentata (e, pertanto, c’è sempre obbligo di anestesia generale) per far poi ruotare il lettino in posizione verticale, così da avere la paziente praticamente “appesa” al lettino chirurgico, c’è chi dice “per meglio vedere le aree da trattare”].
Anestesia.
L’intervento di liposcultura può essere eseguito in anestesia locale, in anestesia locale più sedazione, in anestesia peridurale o generale a seconda del tipo di aree da trattare, dell’estensione delle aree da trattare, della quantità di grasso da eliminare e delle esigenze del paziente.
Tecnica umida o tumescente (l’unica da attuare): si infiltra sempre la zona da trattare con una soluzione fisiologica fredda contenente anestetico ed adrenalina. Questo consente di distendere il tessuto, cioè di “gonfiare” la parte da lipoaspirare con una soluzione che ha azione anche di vasocostrizione: ciò permette di aspirare un materiale grassoso che sarà di colore giallo (espressione della scarsa perdita di sangue associata), mentre con la vecchia liposuzione “a secco” si otteneva un materiale rosso a sugo di pomodoro.
Ne conseguono anche ridotti ematomi residui nelle aree trattate della paziente.
Questa tecnica tumescente è in pratica l’unica anestesia che si esegue, quindi è un’anestesia locale, anche se è possibile aggiungere una sedazione per le pazienti più ansiose.
Nel caso fosse necessaria un’anestesia generale, e ciò solo nel caso di un intervento particolarmente esteso, è sempre e comunque obbligatorio associare “nell’area da trattare” la tecnica tumescente per il vantaggio che ne deriva sulla riduzione della perdita di sangue e sugli ematomi: ovviamente la paziente non verrà dimessa subito dopo l’intervento, ma dopo qualche ora di osservazione.
E’ importante ricordare che è sempre e solo il Chirurgo Plastico-Estetico che decide l’entità dell’intervento e la quantità di grasso da aspirare: a volte (nelle megadistrofie adipose che richiederebbero una megaliposuzione) è necessario invece programmare sedute successive (cioè interventi successivi) per non fare correre rischi alla paziente.
Nella maggior parte dei casi, comunque, la liposuzione è intervento chirurgico “unico” e “definitivo” perché le megaliposuzioni non sono interventi così frequenti e perché (sempre) l’area corporea sottoposta a liposuzione avrà un risultato “definitivo”. Ciò perché il tessuto adiposo è un tessuto specializzato che si trova in quell’area specifica e con quelle caratteristiche genetiche specifiche (distrofia adiposa ipertrofica oppure iperplastica). Tessuto adiposo di aree vicine non può migrare ed invadere le aree già trattate.
Intervento.
Dopo la infiltrazione, si eseguono delle incisioni con uno strumento particolare (non il bisturi) che permette alla pelle di rompersi secondo le linee di trazione della pelle stessa, così da non richiedere poi nemmeno la sutura ma invece una riparazione quasi invisibile.
- Attraverso le microincisioni si introducono cannule smusse che rimuovono il grasso . La pelle, grazie alle proprie capacità elastiche, si adatta e si assesta sulle nuove forme create.
- E’ importante capire che ciò che conta è quello che rimane (oltre al grasso “aspirato”), perché è proprio il tessuto che rimane dopo essere stato “attraversato” con le cannule (con tecnica esperta dal chirurgo) che rappresenterà il “letto” su cui si appoggerà la cute. E’ importante che non residuino avvallamenti!
Durata.
Una – due ore.
Ricovero.
Day hospital.
Convalescenza.
Guaina elastica per tre - sei settimane per la compressione necessaria al riammodellamento della pelle.
Dopo l’intervento sono previsti cicli di drenaggi (DLM, cioè Drenaggio Linfatico Manuale secondo Vödder, detto semplicemente linfodrenaggio) e cicli di Ultrasuonoterapia.
Il grado ottimale di assestamento della cute si ottiene a partire dal terzo mese dall’intervento.
Avvertimenti generali (validi per tutti i tipi di intervento chirurgico).
E’ molto saggio sospendere la pillola estroprogestinica il mese che precede l’intervento e per i trenta giorni che lo seguono. Ciò per prevenire accidenti tromboembolici, soprattutto in caso di megaliposuzioni.
E’ importante anche non assumere aspirina o FANS per il rischio reale che essi inducano un maggior sanguinamento.
Lo studio dei parametri emocoaugulativi, come lo studio dei parametri ematici fondamentali (vedi oltre l’apposito “excursus”) ed un ECG con Visita Cardiologica sono comunque richiesti di routine nel pre-operatorio.
La presenza anestesiologica durante l’intervento è costante.
Lo stesso avvertimento vale per il fumo che andrebbe sospeso nel mese che precede l’intervento e per tutto il mese successivo all’intervento.
E’ provato che il fumo per un’azione vasocostrittiva indotta, riduce l’apporto di sangue all’area trattata. Fumare può significare inficiare il buon esito dell’intervento chirurgico.
Un appunto specifico riguarda i rischi di un intervento chirurgico. E' solo il Chirurgo Plastico di fiducia che può stabilire se quel particolare intervento chirurgico di Chirurgia Estetica è indicato per quella paziente particolare, ed è solo il Chirurgo Plastico di fiducia che stabilirà quale tecnica utilizzare. Sarà il Chirurgo Plastico, pur cercando di accontentare la paziente, a scegliere alla fine la procedura da usare, in base alla sua esperienza. Esiste infatti un rischio generico (imprescindibile) di ogni intervento chirurgico ed un rischio specifico di quell'intervento chirurgico in quello/a specifico/a paziente, e solo un chirurgo esperto sarà in grado di dare una giusta valutazione e fornire dei giusti consigli, poichè non esiste una singola metodica che vada bene per tutti/e i/le pazienti.
Avvertenza generale per i/le pazienti.
Gli interventi di Chirurgia Estetica (non solo quelli più complicati) implicano tutti una partecipazione emotiva notevole da parte dei pazienti.
Il Chirurgo onesto ed accorto NON ACCETTA un paziente per l’intervento chirurgico subito dopo la prima visita, ma preferisce vedere il/la paziente almeno due volte (per lasciare il tempo al/alla paziente di decidere e per permettersi una valutazione oggettiva del caso).
Negli USA addirittura viene spedito a casa del paziente (dopo che egli ha chiamato lo Studio, e prima di qualunque visita) una documentazione informativa. Successivamente egli viene sottoposto ad una visita “filtro”, che può essere del tipo “nurse consultation visit” (ricordiamo che le nurse, negli Stati Uniti, hanno frequentato un corso universitario tipo “Laurea Breve” italiana) oppure può essere una valutazione medica da parte dell’Assistente Medico del Chirurgo Responsabile. Solo in un secondo tempo verrà visitato dal Chirurgo Responsabile e si programmerà l’intervento.
Il paziente deve perciò ricordare, fin dalla prima consultazione medica (che in Italia fa direttamente il Chirurgo e che spesso, diversamente da quanto si dovrebbe fare, si riduce ad una sola e singola visita, proprio in questo caso per colpa del/la paziente, che ha fretta di risolvere il problema oppure vergogna della sua di smorfia e non vuole farsi rivedere più volte), che bisogna parlare al proprio Chirurgo e fargli anche le domande che si è avuto anticipatamente il tempo di formulare a casa, di trascrivere su un foglietto, per esporle poi al momento della visita. Il paziente deve chiedere tutto quello che vuole, perché poi dovrà sottoscrivere un consenso all’intervento, che è appunto un consenso informato.
Da ricordare.
Dopo qualsiasi procedura di tipo estetico non si può fermare il tempo, ma si può “resettare” la situazione temporale del distretto corporeo che si è trattato: sarebbe come dire che si ricomincia a contare il trascorrere del tempo “un poco più in là”.
Tuttavia, il processo di invecchiamento fisiologico continuerà !
(2) LIPOSUZIONE CON NUOVE TECNICHE.
Ne conosciamo diverse:
-LIPOMODEL (piccolissime cannule ed uso di corrente elettrica per sciogliere il grasso),
-LIPOSUZIONE SUPERFICIALE (con cannule sottili),
-LIPOSUZIONE ad ULTRASUONI ESTERNI (detta UAL "Ultrasound Assisted Lipoplasty"),
-LIPOMATIC (detta PAL “pneumatic assisted liposuction”, o detta "Vibroliposuzione").
MEGALIPOSUZIONE con tecnica LIPOMATIC (Pneumatic Assisted Liposuction)
Iniziamo ad esaminarle in dettaglio.
Per indicazioni, mappaggio, ed anestesia valgono, anche per tutte queste tecniche "nuove", le stesse spiegazioni fornite (vedi sopra, caso 1) per la liposuzione tradizionale.
Procedura “Lipomodel”.
La tecnica Lipomodel utilizza cannule molto sottili ed è quindi un intervento che ben si presta alla difficile liposuzione superficiale: ovviamente la quantità di grasso asportabile non è enorme per unità di tempo e perciò l’intervento non è indicato per le grosse liposuzioni. E’ geniale l’uso di corrente elettrica che viene associato alla liposuzione: i risultati, se l’indicazione (cioè la scelta del paziente adatto) è corretta, sono stupendi.
Esiste una documentazione istologica degli effetti della corrente elettrica con la tecnica Lipomodel. Attualmente, dopo averla usata per circa dieci anni, abbiamo preferito abbandonarla perchè fornisce risultati troppo limitati nella quantità di grasso asportato. L'abbiamo sostituita con la liposuzione "superficiale" con cannule sottili.
Procedura “Lipomatic” (detta “PAL” “pneumatic assisted liposuction” o detta "Vibroliposuzione").
La tecnica Lipomatic utilizza cannule collegate ad una apparecchiatura ad aria compressa, che permette alle cannule stesse di subire un’azione di micropompaggio del grasso senza aumentare la depressione nell’area trattata. E’ migliore della liposuzione ad ultrasuoni perché la tecnica Lipomatic può essere usata nelle grandi liposuzioni (come d'altronde la tecnica ad Ultrasuoni) ma non produce danno termico alcuno (che invece era il problema della tecnica ad Ultrasuoni).
La tecnica Lipomatic permette il rispetto delle strutture non grassose (le strutture di sostegno) dell’area trattata.
Esistono altre due procedure “specifiche”: la “Liposuzione superficiale” e la “Liposuzione con associati gli Ultrasuoni esterni”.
La cosiddetta “Liposuzione superficiale” con cannule sottili (eseguita sempre con la tecnica tumescente ma con cannule del diametro di 1.5 millimetri) è sempre una liposcultura (anzi, è una liposcultura ancora più difficile). E’ una tecnica particolarmente raffinata e delicata proprio perché si aspira il grasso più vicino alla pelle, e va usata in casi specifici. E’ più difficile della liposuzione tradizionale e va usata da mani esperte.
La “Liposuzione con associati gli Ultrasuoni esterni”, è in pratica la liposuzione con la associazione della idrolipoclasia ultrasonica (vedi capitolo specifico), e consiste perciò in una liposuzione con applicazione dall’esterno di Ultrasuoni a 3 MHz: questa tecnica non provoca i danni da calore della “liposuzione ad ultrasuoni interni” (infatti esiste, ma oggi è poco usata, anche una liposuzione ad ultrasuoni "interni", eseguita con una cannula che emetteva ultrasuoni dopo essere stata introdotta sottopelle). Questa liposuzione con ultrasuoni esterni permette un’adeguata omogeneizzazione del tessuto adiposo per rendere più armonico il risultato. E' sicuramente il sistema migliore, ma richiede (se eseguita in sala operatoria) un tempo veramente lunghissimo, non tanto per la lipoaspirazione vera e propria, quanto per il tempo necessario di applicazione dell'idrolipoclasia ultrasonica. Abbiamo pertanto sperimentato una tecnica diversa, applicando gli ultrasuoni dopo l'intervento chirurgico, cioè durante lo stretto follow up postchirurgico, ottenendo risultati sorprendenti ed efficaci.
Per durata, ricovero, convalescenza ed avvertenze generali: vedi sopra (caso 1) la liposuzione tradizionale.